Storia di Java
Tra gli anni ’70 e la fine degli anni ’80 l’hardware aveva subito una delle sue più grandi rivoluzioni (prezzi caduti a picco e performance aumentate).
In quegli anni il linguaggio C (Dennis Ritchie,1972) era nel pieno della sua diffusione ma la sua struttura ed il suo approccio “low level” (puntatori, allocazione statica della memoria, etc.) lo rendevano impegnativo e di difficile adozione per progetti di sviluppo complessi e team grandi.
Alla fine degli anni ’70 anche un nuovo player era entrato in campo: il C++ (Bjarne Stroustrup, 1979) introduceva i principi della Programmazione Orientata agli Oggetti, alla fine degli anni ottanta era il punto di riferimento per progetti ambiziosi.
Il piano del Green Team era dunque quello di realizzare un linguaggio che, come il C++, potesse trarre vantaggio dal nuovo paradigma di programmazione ad oggetti ma che non fosse low-level.
Dopo 2 anni di lavoro del Green Team nacque un linguaggio chiamato Oak che rischiava di finire cancellato se Sun ed il Green Team stesso non avessero avuto la felice idea di catturare con il loro
linguaggio la vera “next-wave” degli anni 90: Internet
Nel giro di pochi mesi riuscirono a sviluppare un web browser interamente in Java con il quale poterono mostrare l’idea che avrebbe legato il nuovo linguaggio alla evoluzione di Internet: le applets, piccole applicazioni che attraverso un browser potevano essere distribuite ed eseguite come mai prima.
Il 23 Maggio 1995, John Gage (direttore Sun Microsystems) con a Marc Andreessen (co-fondatore di Netscape), annunciarono alla SunWorld che Netscape Navigator avrebbe integrato una nuova tecnologia: Java.